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( NOTIZIE DAL PIANETA-POVERI )


DAL RAPPORTO DELLA BANCA MONDIALE
(in "Le Matin" del 27/10/2000)

Nel suo "Rapporto sullo sviluppo nel mondo 2000-2001", la Banca mondiale sottolinea come la povertà riesca a convivere con l'abbondanza: su 6 miliardi di abitanti del mondo, 2,8 miliardi, ossia praticamente la metà, vivono con meno di 2 dollari al giorno e 1,2 miliardi, ossia 1/5, hanno meno di 1 dollaro per giorno.

Nei paesi ricchi 1 bambino su 100 muore prima di aver compiuto 5 anni, mentre nei paesi poveri 1 bambino su 5 rischia di non arrivare al suo quinto compleanno.

Il tasso di malnutrizione dell'infanzia non supera il 5% nei paesi ricchi, mentre supera il 50% nei paesi poveri.

Il numero di persone colpite da povertà estrema- con meno di 1 dollaro per giorno- si è moltiplicato per più di 20 nei paesi in transizione dell'Europa e dell'Asia centrale (ex socialisti n.d.r.) e in Africa, dove la situazione si è ulteriormente aggravata a causa dell'epidemia di AIDS, aggiunge il rapporto.

Preparando il suo nuovo rapporto, la Banca mondiale ha dato la parola agli stessi poveri: ha consultato 60.000 poveri, uomini e donne, di 60 paesi, i quali hanno deplorato la loro mancanza d'influenza sui fattori sociali ed economici che determinano il loro livello di vita.                                   La Banca constata che la povertà è sentita come un ostacolo alle libertà essenziali: i poveri non possono nutrirsi, avere un alloggio, istruirsi e sono molto esposti alle malattie, agli shocs economici e alle catastrofi naturali e sono spesso maltrattati dalle pubbliche istituzioni.

In effetti - rileva il rapporto - in un mondo dove "la ripartizione del potere politico è ineguale e spesso appiattita su quella del potere economico", i poveri non usufruiscono degli investimenti pubblici nella scuola e nella salute, e sono sovente "vittime della corruzione e dell'arbitrio dello Stato".

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PROMEMORIA. DALLA CONFERENZA DI ALGERI SULLA POVERTA'
(in "El Moudjahid" del 31/10/2000)

1,3 miliardi d'individui, ossia un quarto della popolazione mondiale, vivono con meno di 1 dollaro USA ($) al giorno;

circa la metà della popolazione mondiale dispone di un reddito inferiore a 2 $/giorno;

sarebbe sufficiente l'1% del reddito mondiale per sradicare la povertà nel mondo;

per fornire un'educazione di base a tutti basterebbero 6 miliardi di $;

il mondo spende ogni anno 435 miliardi di $ in pubblicità, ovvero una somma 8 volte superiore all'intero ammontare dell'aiuto pubblico internazionale destinato ai Paesi in via di sviluppo;

i 3 miliardari più ricchi al mondo dispongono di un patrimonio corrispondente al reddito combinato di 48 Paesi meno sviluppati che contano 600 milioni di abitanti;

i fenomeni di urbanizzazione presenti in tutti e cinque i continenti, contribuiscono ad accrescere la povertà su scala mondiale, sia nelle città del Nord sia in quelle del Sud;

la metà della popolazione mondiale vive nelle città, la povertà colpisce il 42% della popolazione urbana in Africa, il 27% in America Latina e il 23% in Asia;

l'Algeria ha un tasso di urbanizzazione del 50% e una povertà più evidente nelle città che provoca: disoccupazione, mendicità, flagelli sociali di ogni sorta e abitazioni precarie;

il rapporto mondiale sullo sviluppo umano per l'anno 2000, elaborato dal PNUD, colloca l'Algeria al 107° rango nella lista dei 174 Paesi esaminati;

sulla base del solo reddito monetario, 1 algerino su 3 può essere considerato in una condizione d'insoddisfazione dei bisogni di prima necessità.

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LA FAME NEL MONDO UCCIDE 24.000 PERSONE AL GIORNO

Secondo il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, ogni giorno nel mondo muoiono di fame 24.000 persone. Anche se la cifra è diminuita, da 41.000 morti/giorno nel 1980 agli attuali 24.000, tuttavia la situazione permane molto critica sul piano della malnutrizione.

In effetti, precisa il programma, più di 800 milioni di persone vanno a dormire ogni sera a stomaco vuoto. Non sono solo le guerre che mietono vittime.


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Numero 8 - ottobre 2000

( numeri precedenti )

 

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