Visit Our Sponsor

( NOTIZIE DALLA RIVA SUD)


ALGERIA: Strage di Stato in Kabilia

L'Algeria è davvero un Paese infelice, segnato da violenze d'ogni tipo.
Non bastano le stragi quotidiane perpetrate dai militanti dei gruppi armati islamisti, ora ci si son messe le forze di sicurezza dello Stato a sparare nel mucchio provocando nella regione di Kabilia circa 60 morti e diverse centinaia di feriti fra i partecipanti, in gran parte giovani, alle manifestazioni popolari contro la politica del governo.
Seguendo la cronaca del corrispondente da Algeri del quotidiano "Le Monde" si può avere un'idea della gravità dell'intervento delle forze dell'ordine algerine.
"Dieci giorni di sciopero avranno già fatto fra 52 e 62 morti e più di 600 feriti.Contrariamente al passato, la sommosa si è sviluppata nei villaggi dove le condizioni di vita sono infinitamente più dure che nelle città; tutto ciò ne spiega l'asprezza esacerbata dalla repressione.
La rivendicazione linguistica, che ha segnato la Kabilia negli ultimi decenni, non è la priorità in questi giovani, vittime della malavita e che non hanno alcuna ragionevole speranza di trovare un lavoro e di crearsi una famiglia. Le richieste economiche e sociali sono subentrate alle rivendicazioni identitarie.
"Potere assassino", "Governo terrorista, corrotto", "La morte piuttosto che questa vita da cani" erano questi gli slogans più gridati.
Il primo segretario del FFS (partito socialista), Alì Kerboua ha accusato il potere di "volere superare le sue divisioni e di riequilibrare i suoi rapporti di forza interni infiammando il centro del Paese". Gli eletti locali del FFS  hanno lanciato un "SOS genocidio", chiamando l'opinione algerina e internazionale a "venire in soccorso della popolazioni civile e a fare pressioni sul potere algerino per fare cessare i massacri".

Il partito dello RCD ritira i suoi ministri dal governo

E' bastata mezz'ora al Consiglio nazionale del Rassemblement pour la Culture et la Democratie (RCD) per decidere, con due soli voti contrari, l'uscita dal governo dei suoi due ministri.
La decisione interviene dopo il vero e proprio massacro (si parla di 62 morti) compiuto dalle forze dell'ordine nell'azione di repressione delle manifestazioni popolari in Kabilia, regione in cui  RCD mantiene una incontrastata egemonia politica ed elettorale.
Come si legge in "El Watan" del 2 maggio, Said Sadi, segretario di RCD, ha così motivato la grave decisione che potrà provocare serie conseguenze sull'equilibrio della maggioranza di governo algerina: "Moralmente e politicamente non era più possibile per RCD sostenere un governo che spara sulla popolazione.La Kabylia ha subito una delle repressioni più sanguinose, lanciate contro delle popolazioni civili dopo l'indipendenza.il governo ha manifestato una volontà deliberata di gestire, col terrore, una rivendicazione identitaria popolare."
Gli ultimi tragici avvenimenti in Kabilia sono la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Da tempo RCD manifesta il proprio malessere nei confronti dell'azione del governo del Presidente Bouteflika.  

PALESTINA: gravissima crisi  dell'economia
(da Notes- Ice.it)

A 6 mesi dallo scoppio dell'Intifada e il conseguente isolamento di Cisgiordania e Gaza dal movimento di persone e merci, l'economia palestinese registra i primi significativi danni. Se nel 1999 l'economia palestinese aveva registrato una forte crescita del Pil (+ 6%), nel 2000 ha subito un calo del 4% e si prevede calerà ancora del 5% nel 2001, con un perdita in termini di Pil di 8 milioni di dollari al giorno.
Centinaia di milioni di dollari sono state bruciati per i danni causati agli edifici pubblici, infrastrutture, proprietà private e terreni agricoli, oltre ai costi sanitari per gli 11.000 palestinesi feriti negli scontri.

EGITTO:  su Internet i manoscritti islamici

Secondo il quotidiano "Al-Akhbar", l'Università Al Azhar del Cairo ha in progetto  la creazione di un sito Internet dedicato unicamente ai manoscritti islamici rari, dei quali 9.000 inediti. Complessivamente, sul sito vi saranno 44.000 manoscritti comprendenti scritti antichi sulla tradizione islamica, la giurisprudenza e l'interpretazione del Corano.
Con questo progetto, che sarà realizzato grazie a un dono di 5 milioni di dollari offerto dall'emiro del Dubai, sceicco Maktoum Bin Rachid, si verrà a creare "la più grande biblioteca di manoscritti al mondo".

LIBIA: Colloqui a Tripoli tra Gheddafi e Moubarak

Il colonnello Muammar Gheddafi e il presidente egiziano Hosni Moubarak hanno avuto, giovedì 12 aprile a Tripoli, un lungo colloquio concernente gli ultimi sviluppi della situazione araba caratterizzata dalla continuazione del confronto fra Palestinesi e Israeliani e gli aspetti relativi alla cooperazione fra i due Paesi.
Il capo di Stato egiziano, che è arrivato a Tripoli per una visita non annunciata e la cui durata non è stata precisata, ha anche evocato, insieme al suo omologo libico, il seguito delle risoluzioni del summit arabo tenuto lo scorso marzo ad Amman.
I due uomini di Stato hanno anche esaminato le misure esecutive e gli strumenti di costruzione dell'Unione Africana proclamata agli inizi di marzo durante il vertice Syrte II.

TUNISIA: Nasce un nuovo quotidiano

Un nuovo giornale, in lingua francese e in formato tabloid, "Le Quotidien" è giunto nelle edicole della Tunisia. Editore del nuovo giornale, che si dichiara "indipendente",  è  il gruppo "Dar Al Anwar" che possiede anche un altro quotidiano di grande tiratura "Achourouk" (circa 100.000 copie) e un settimanale, entrambi in lingua araba.

LIBIA:Importante progetto turistico italiano a est di Tripoli

Valtur ha firmato un contratto di gestione di un nuovo complesso turistico di 145 ettari che sarà costruito sulla costa libica, a 90 km a est di Tripoli.
Il Comitato libico per gli investimenti e la promozione del turismo (TIPB) ha annunciato che il Governo prevede di pubblicare, prima del secondo semestre dell'anno in corso, le offerte relative alla costruzione di un nuovo complesso turistico a Villa Silin.
Una delegazione del ministero libico del turismo sarà in Italia, nel corrente mese di aprile, per discutere della messa in opera del progetto.
"Da 2 a 3 milioni di dollari d'investimenti stranieri sono necessari allo sviluppo del settore turistico nei prossimi 5 anni" ha dichiarato Farti el- Musrati, presidente del TIPB, durante una conferenza stampa a Jerba- "attualmente, vi sono 5.000 letti nei nove più grandi alberghi e un piccolo numero di motels. Noi abbiamo bisogno di 60.000 letti in cinque anni."

TUNISIA: Nuovi crediti italiani alla Tunisia

Il ministro italiano per gli Affari esteri, on. L. Dini, e il suo omologo tunisino, H.Ben Yahia, hanno sottoscritto a Tunisi un accordo con il quale il governo italiano accorda alla Tunisia una linea di credito di 63 miliardi di lire per il sostegno delle piccole e medie imprese tunisine e le società miste italo-tunisine.
Secondo l'agenzia PANA,  il ministro Dini ha sottolineato- fra l'altro- l'eccellenza delle relazioni italo-tunisine , definendo la Tunisia "un partner strategico, per l'Italia", e rilevando che la stabilità e le condizioni favorevoli prevalenti in questo Paese "sono propizie all'investimento". Anche nei campi sensibili della sicurezza" intratteniamo strette relazioni".

TUNISIA: Concorso per la riqualificazione del quartiere della "Piccola Sicilia" di Tunisi
(in "Realites" del 12/4/01)

L' Amministrazione comunale di Tunisi ha indetto, nella seconda metà di febbraio, una gara urbanistica per la sistemazione e la riqualificazione del quartiere della "Piccola Sicilia", 70 ettari inistente nel centro storico di Tunisi, fra l'Avenue de la Republique, rue d'Italie e avenue Habib Bourghiba.
Il settimanale tunisino condivide la necessità di sottrarre il quartiere da un evidente declino, tuttavia avverte dei pericoli in cui potrebbero incorrere gli urbanisti nel progettare gli interventi. "Questo quartiere è dotato di qualità sociali, morfologiche, urbane, spaziali, intorno alle quali i suoi abitanti esprimono un sentimento di appartenenza come negli altri quartieri della città. Non è sicuro che tutto ciò sarà conservato, perciò bisogna essere molto attenti al fine di conservare questa unità della vita sociale mediante il taglio delle strade e degli isolati come mediante il mantenimento di una parte della popolazione residente attuale.
Il concorso per la sistemazione della Piccola Sicilia è difficile e delicato, e impone ai progettisti una visione d'avanguardia e un radicamento nel terreno attuale, sociale, storico, architettonico, urbano. senza questo ancoraggio sarà ancora una volta il ricettacolo d'immagini di sintesi glaciali composte al computer e senza alcun rapporto con l'idea della città del XXI secolo né con la realtà sociale del centro della Capitale."

LIBIA: Conclusa la conferenza per la lotta contro l'AIDS

La Conferenza su "Le sfide dell'AIDS nei paesi dell'Africa del Nord" ha concluso le due giornate di lavori, svoltesi a Tripoli, con un appello ai dirigenti dei paesi interessati per un sostegno più deciso ai comitati nazionali di lotta contro l'AIDS.
La riunione, organizzata dal Centro africano di ricerca applicata e di formazione in materia di sviluppo sociale (Cafrades) ubicato a Tripoli, ha reso pubblico un comunicato basato sull'impatto del VIH- AIDS nei paesi in via di sviluppo, sui pericoli e i mezzi per contrastarle il fenomeno.
La Conferenza ha sollecitato l'attenzione dei donatori e delle società farmaceutiche sulla necessità di fornire i medicinali per il trattamento della malattia a prezzi accessibili al grande pubblico.
A livello sub-regionale (Africa del Nord) e nel quadro della comune responsabilità degli Stati africani di lottare contro l'AIDS, il comunicato invita tutti i Paesi interessati a intensificare i loro sforzi per la cooperazione, lo scambio d'informazioni, di esperienze e di metodi di prevenzione e di lotta.
Il direttore del Cafrades- felicitandosi per i risultati della Conferenza che si è svolta in preparazione del Summit africano, previsto per la fine di aprile, a Abuja (Nigeria) per studiare l'impatto dell'Aids sulle società africane- ha detto fra l'altro:
"La situazione nell'Africa del Nord non è allarmante, ma l'AIDS esiste e bisogna combatterla per bloccarne la propagazione."

SIRIA: interscambio  record con l'Italia
(Notes-Ice.it)

Il 2000 è stato un anno-record per l'interscambio commerciale italo-siriano che ha superato i 2.mila miliardi in valore, attestandosi sopra i 2.300 miliardi.
L'export italiano verso la Siria ha raggiunto i 908 mld (+ 37%), mentre le importazioni hanno raggiunto i 1.410 mld (+ 56%). Pesante l'incidenza sull'import italiano della componente petrolifera: fra greggio e raffinato infatti il petrolio ha rappresentato oltre 1.135 mld, cioè l'80,5% del totale import. Oltre al petrolio, l'Italia ha importato dalla Siria prodotti in cuoio (per 104 mld) e agricoli (75 mld).

SIRIA: sì alle banche private

Il Parlamento di Damasco ha approvato in via definitiva la legge che autorizza la costituzione di banche private, mettendo così fine a 38 anni di monopolio statale nel settore del credito.

LIBIA : Massiccia presenza d'imprese europee e mediterranee alla Fiera di Tripoli

La 30/ma edizione della Fiera internazionale di Tripoli è stata caratterizzata da una massiccia presenza di aziende ed espositori mediterranei e arabi e soprattutto di paesi dell'Unione Europea.
Più numerosa la presenza delle imprese italiane ( ben 74), seguita da Francia (66) da GB (40) e da Germania (33).
Secondo l'agenzia PANA, la forte e qualificata presenza italiana alla fiera di Tripoli riafferma il ruolo dell'Italia, primo partner economico europeo della Libia, e ponte fra l'Europa e la Libia.l'Italia ha sempre difeso l'importanza del ruolo della Libia nel consolidamento della cooperazione fra le due rive del Mediterraneo.
Anche la Francia ha sempre preservato i buoni rapporti con la Libia, a parte i problemi derivati dai dossiers "caldi e complicati" dell'Uta e di Lockerbie.
La Gran Bretagna, la cui presenza è stata altrettanto impressionante, aveva già segnato un suo ritorno in forze sul mercato libico, dopo una rottura durata 15 anni, mediante la Fiera comm,erciale britannica tenutasi nel maggio dello scorso anno con la partecipazione diretta di circa 60 aziende, fra le quale i due giganti anglo-olandesi, Royal Dutch/Shell e British Gaz, fortemente interessati alle grandi riserve libiche di petrolio e gaz.


( torna su )

Numero 12
maggio 2001











Visit Our Sponsor

Cookie Policy